Dopo oltre un lustro alla presidenza provinciale dell’Anpi di Ascoli Piceno, Pietro Perini, figlio del comandante partigiano Spartaco, di cui ha incarnato l’eredità etica e umana, lascia il testimone che aveva raccolto dal compianto William Scalabroni.
Perini ha svolto il suo incarico con grande impegno e vigore, trasmettendo specialmente ai più giovani l’amore per la libertà e la democrazia, per quei valori che avevano orientato la lotta al nazifascismo negli anni bui della nostra storia. La sua impronta ha certamente segnato la vita dell’Anpi e sarà di stimolo e esempio per chi prenderà il suo posto.
In attesa che, come da statuto, il comitato provinciale proceda alla nomina del nuovo presidente, la rappresentanza dell’associazione è attribuita alla vice presidente vicaria dott.ssa Rita Forlini.
Ascoli Piceno, 13 marzo 2025
La segreteria provinciale
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È di pochi giorni fa l’affissione abusiva, avvenuta nottetempo in alcune città italiane, compresa Ascoli, di un cartello con la scritta “antifascismo=mafia”. L’azione è stata rivendicata da un’organizzazione giovanile di estrema destra. L’equivalenza oltraggiosa, antifascismo=mafia, non solo offende lo spirito della nostra Costituzione e le basi su cui si fonda la Repubblica, nata dalla Resistenza al nazifascismo, ma falsifica anche la realtà storica.
Alla luce di questa premessa, desta ulteriore allarme e preoccupazione l’annunciata manifestazione nazionale, indetta per il prossimo 5 aprile ad Ascoli Piceno, per una non meglio specificata giornata di <<musica, identità e rivoluzione>> .
Come Anpi provinciale deploriamo fermamente che spazi pubblici vengano concessi ad organizzazioni di estrema destra per propagandare idee e programmi che, in nome di una pretesa supremazia nazionalista, aggrediscono tutti i valori democratici sottesi al dettato costituzionale.
Chiediamo pertanto al Prefetto e al Sindaco di Ascoli Piceno, per quanto di loro competenza, di voler impedire un ulteriore oltraggio alla città decorata per attività partigiana e a pochi giorni dalla celebrazione dell’80’ anniversario della Liberazione, revocando ogni eventuale concessione di spazi pubblici ad organizzazioni che non si riconoscono nei valori fondanti della nostra Carta Costituzionale.
ANPI – Segreteria provinciale di Ascoli Piceno
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È per noi motivo di grande soddisfazione riportare l’intervento che Luca Fratini, studente del 4ALQ dell’Istituto Aeronavale “A.Locatelli” di Grottammare, ha svolto a Colle San Marco, nel corso della cerimonia per l’81mo anniversario dell’eccidio dei 37 partigiani e civili inermi seguito agli scontri con i tedeschi e i fascisti il 3 ottobre 1943. La missione dell’Anpi consiste infatti nel trasmettere alle giovani generazioni i valori riportati nella Costituzione italiana, frutto dell’amore per la libertà e la giustizia che un’altra “giovane generazione” di ottant’anni fa seppe affermare fino all’estremo sacrificio della vita. Grazie Luca.
Coltivare la memoria per difendere la democrazia. Le parole di Luca Fratini:
“L’episodio avvenuto a Colle San Marco il 3 ottobre 1943, in piena Seconda guerra mondiale, successivo all’armistizio di Cassibile, è un perfetto esempio della resistenza di un popolo di fronte all’oppressione e al giogo di una potenza straniera, oltre che naturalmente, una testimonianza del coraggio e del sacrificio di chi si oppose al fascismo e all’occupazione nazista, nonostante le difficoltà e i rischi mortali. I partigiani italiani infatti, hanno combattuto fino alla fine contro le forze nazi-fasciste pur di difendere la libertà e l’indipendenza di una nazione ormai sconfitta e dilaniata da una guerra civile scoppiata proprio a seguito dell’armistizio. Pur essendo in assoluta inferiorità numerica, di mezzi, di armamento ed equipaggiamento, i partigiani non hanno smesso di resistere e di lottare contro le forze dell’Asse, a dimostrazione del fatto che se si crede fermamente in un ideale, allora si è disposti a fare qualunque cosa per tentare di realizzarlo, anche a costo della vita…
Purtroppo oggigiorno si tende facilmente a dimenticare questi episodi o più semplicemente non gli si dà la giusta importanza. Ciò è sbagliato poiché le gesta dei partigiani hanno dato un grande contributo per la costruzione della nuova Italia, l’Italia democratica, oltre che per la fine della dittatura fascista instauratasi a seguito dei disordini successivi alla fine della Prima guerra mondiale. La dittatura fascista fino al giorno dell’armistizio ha trasformato l’Italia in uno stato autoritario e privo delle libertà fondamentali che oggi caratterizzano molti stati sia in Europa che nel mondo.
La strage di Colle San Marco è un monito per ricordare che valori come la libertà e la democrazia non devono essere dati per scontati, poiché sono stati conquistati con molto dolore e con fatica, e di conseguenza tali conquiste richiedono impegno e vigilanza costanti. La memoria di questa strage ci insegna a comprendere meglio il presente, a non ripetere gli errori del passato ma soprattutto ci ricorda che la libertà ha un prezzo e che non dobbiamo mai smettere di difenderla, onde evitare l’ascesa di autoritarismi e totalitarismi in grado di minacciarla: lo abbiamo imparato bene grazie alle lezioni della storia e non dobbiamo dimenticarlo.”
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L’ANPI è da sempre presente nelle scuole di ogni ordine e grado per divulgare e trasmettere alle nuove generazioni la storia della Resistenza, unica vera radice della nostra Democrazia, della nostra Libertà e della nostra Costituzione. Un ruolo che svolge con estremo piacere, impegno e soddisfazione. Quando poi le parti si invertono e i relatori della Storia diventano gli studenti tutte queste sensazioni si moltiplicano. È il caso di questa bellissima storia che è venuta a nostra conoscenza grazie alla pronta segnalazione del nostro Sindaco Marco Fioravanti che, riconoscendo i valori cui questa storia si riferisce, ha subito pensato di farne partecipe la nostra Associazione.
Si tratta di una studentessa che ha voluto presentare la sua Tesi di Laurea descrivendo la Resistenza Partigiana nel nostro territorio.
Nessuno meglio della protagonista può descrivere questo bellissimo lavoro e ci pare giusto e doveroso farlo riportando le sue stesse parole:
“Mi chiamo Romina Procaccini, Il 17 luglio ho conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Politiche Internazionale presso l’Università degli Studi di Teramo.
La mia tesi dal titolo “IL PARTIGIANO SENZA NOME… La montagna che unisce…la Resistenza tra Ascoli e Teramo” è stata frutto di mesi e mesi di studio e di ricerca ed ha ottenuto in commissione di laurea il massimo dei voti.
Sono nata e vissuta a Campli, un comune della Provincia di Teramo, poi trasferita ad Ascoli Piceno per amore ed è proprio tra le antica mura di Ascoli che ho sentito il bisogno di approfondire, ricostruire e raccontare, nel profondo rispetto dei tanti che hanno studiato e raccontato la Resistenza, un tratto drammatico, ma glorioso e fertile della storia del nostro paese.
Una breve resistenza quella ascolana e teramana, ma che ha segnato il cuore dell’Italia.
Con le mie umili ricerche ed escursioni sono andata a ripercorre le battaglie dei Partigiani che in qualche modo hanno attraversato le mie due province, in particolare le montagne che le uniscono, dalla battaglia di Bosco Martese, fino alle montagne del Piceno con la battaglia di Colle San Marco e le stragi dell’acquasantano.
Ed è al PARTIGIANO SENZA NOME, titolo del mio manoscritto, che riposa tra le centinaia di lapidi del cimitero storico di Ascoli Piceno che voglio dedicare il mio lavoro, onorare il suo nome sconosciuto.
La nostra società in continua accelerazione spesso crea disorientamento, in particolar modo tra i giovani, per cui ritengo che oggi, più che mai, sia importante e necessario tornare a riflettere sui fatti, idee, valori, che hanno costituito una premessa fondamentale per la democrazia.
Questo lavoro lo dedico a mio figlio Lorenzo, di madre teramana e padre ascolano, che viva sempre nel ricordo della storia e mai nella pericolosa amnesia immobilizzante del presente”.
Ti ringraziamo Romina, per il tuo lavoro e per la tua sensibilità ma soprattutto perché ci confermi che i nostri sforzi per trasmettere questi valori ai giovani, non sono vani e tu ne sei la prova.
Infine un grazie al nostro Sindaco per la sua segnalazione e per l’interesse affinché questa bellissima storia non rimanesse confinata nelle aule universitarie.
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È tempo di essere Partigiani e non restare indifferenti. Prendi la tessera ANPI 2024. Contatta le nostre sezioni territoriali (trovi i recapiti sul nostro sito ascolipiceno.anpi.it).
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