Ferruccio Parri la definì “la prima battaglia in campo aperto dell’antifascismo italiano a cui tutti i resistenti rendono onore”. Un episodio destinato a cadere nell’oblio, anche per i drammi che l’occupazione nazifascista produsse al centro-nord, ma destinato a fare scuola per quell’unità di intenti che caratterizzò i più importanti successi della Resistenza non solo italiana, ma europea. Quel giorno di 80 anni fa azionisti e comunisti, forze armate e civili, italiani e stranieri combatterono fianco a fianco contro il nemico. Fu l’esordio della guerriglia partigiana italiana e, nonostante il prezzo della rappresaglia e i limiti strategici riscontrati, uno dei primi veri successi contro i nazifascisti.
“Bisogna ritornare sui passi già fatti, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini” scriveva il grande scrittore portoghese José Saramago. Un giorno di 80 anni fa tra tutta questa bellezza, così lontana dal mondo lontano giù a valle, sono stati compiuti passi importanti per la libertà di tutti. Ripercorrerli è il primo passo per rendere onore ai Caduti di allora e continuare la lotta contro tutti i fascismi di ieri e di oggi.
Anche quest’anno una delegazione dell’ANPI provinciale di Ascoli Piceno parteciperà alle cerimonie di Bosco Martese. Chi vuole unirsi a noi può contattarci per andare insieme (3282077944).