La nuova Sezione ANPI di Offida

Giugno 23rd, 2013 Nessun commento »

Assemblea costitutiva della Sezione ANPI di Offida – 22 giugno 2013 – ore 16,30
Sala polivalente “Sandro Pertini”, via Roma

Ha aperto i lavori William Scalabroni, partigiano e presidente provinciale Anpi di Ascoli Piceno, che ha portato il saluto dell’Anpi provinciale, ringraziando il Sindaco di Offida per la disponibilità dei locali concessi in uso alla costituenda Sezione.
Successivamente è intervenuto Marco Morganti, segretario amministrativi provinciale, illustrando le ragioni della necessità del radicamento dell’Associazione nella Provincia e ricordando gli episodi della Resistenza accaduti proprio nel territorio offidano e nelle zone limitrofe. Morganti ha invitato gli iscritti della Sezione a fare opera di proselitismo per portare nuove risorse all’organizzazione; ha ricordato l’importanza della presenza dell’Anpi, oggi più che mai, in difesa della Costituzione repubblicana; ha brevemente illustrato le operazioni elettorali per la costituzione della SEZIONE e l’elezione degli organismi dirigenti. Risultando gli associati della zona di Offida, Castignano, Cossignano e Montalto Marche in numero superiore a 20 è stata autorizzata dal Comitato provinciale la costituzione di una Sezione autonoma, come previsto dallo Statuto e dal Regolamento. Infine, Morganti ha ricordato la collaborazione dell’Anpi con l’ISML di Ascoli Piceno e tutte le iniziative che vengono fatte insieme nelle scuole.
Ha poi preso la parola Pietro Perini, Vice presidente vicario provinciale, narrando delle difficoltà che incontra l’Anpi ad Ascoli Piceno in presenza di una amministrazione comunale non certo vicina ai Valori dell’Associazione. Perini ha chiesto al Sindaco di Offida di farsi parte diligente nel favorire la partecipazione dei ragazzi agli incontri con i partigiani e con gli storici per la divulgazione della memoria partigiana e la conoscenza della Lotta di Liberazione.
E’ quindi intervenuto il Sindaco di Offida Valerio Lucciarini che ha assicurato il massimo apporto alle attività dell’associazione perché tale patrimonio culturale e politico appartiene all’amministrazione comunale e ne ha sempre indirizzato la politica cittadina: rifarsi agli ideali della Resistenza significa dare forza a valori che oggi più di ieri devono essere portati avanti, di fronte alle minacce che ogni giorno vengono rivolte alla Costituzione e alla democrazia. Lucciarini ha ricordato l’insegnamento di Ferruccio Parri e le sue parole quando affermava che se in Italia ci fosse stata una democrazia forte si sarebbe evitato il fascismo. Lucciarini ha garantito l’apporto della sua amministrazione alla realizzazione dei programmi didattici dell’Anpi e dell’Isml presso le scuole, coinvolgendo la Consulta giovanile nelle diverse iniziative. L’intitolazione della sala polivalente, concessa in uso alla Sezione locale, al partigiano Presidente Sandro Pertini – ha concluso il Sindaco – è il segno tangibile che gli ideali della Resistenza sono più che mai vivi presso l’amministrazione comunale.
E’ poi intervenuto l’assessore comunale alla Cultura, Giampiero Casagrande, per sottolineare che tutto il gruppo consiliare ha richiesto l’iscrizione al’Anpi e forse questo è già un segnale unico nel panorama italiano. Casagrande ha proposto una segreteria a tre e un direttivo leggermente più ampio, composto da Nazzareno Marinelli, Luigino Nespeca ( Presidente), Straccia Alessandro, Di Girolamo Tiziano, Emanuela Amabili.
E’ quindi intervenuto Lucio Billwiller, della segreteria provinciale, ringraziando ancora una volta l’amministrazione comunale, che si è attivamente adoperata per la realizzazione della nuova Sezione, riempendo così un vuoto in un territorio da sempre amministrato dalla sinistra e con solidissime basi democratiche e antifasciste. Billwiller ha invitato i nuovi iscritti a considerare l’Anpi come un soggetto politico dinamico, che attraverso la riproposizione della Memoria partigiana e dei Fatti della Resistenza riesca a contrastare gli odierni attacchi alla Costituzione ed alle libertà democratiche, un’Anpi calata nella realtà ed allo stesso tempo custode delle pagine più belle e dignitose della storia del Paese.
Terminata la discussione, la proposta di Casagrande è stata posta ai voti e votata per alzata di mano.
Sono pertanto risultati eletti, all’unanimità, e compongono il Comitato di Sezione della Sezione ANPI di Offida Luigino Nespeca (Presidente), Alessandro Straccia, Nazzareno Marinelli, Emanuela Amabili e Tiziano Di Girolamo.
Un lungo applauso, accompagnato dagli auguri di buon lavoro, ha salutato i nuovi dirigenti ANPI di Offida.

 

 

22 giugno 2013, nasce l’A.N.P.I. di Offida

Giugno 20th, 2013 Nessun commento »

sabato 22 giugno 2013, con inizio alle ore 16,00, presso la Sala polivalente “Sandro Pertini”, in via Roma, n.13, Offida, si svolgerà

 CONGRESSO COSTITUTIVO DELLA SEZIONE A.N.P.I. -ASSOCIAZIONE NAZIONALE  PARTIGIANID’ITALIA –  di O F F I D A

con la partecipazione di William Scalabroni

Presidente provinciale A.N.P.I.

o.d.g.: elezione degli organismi dirigenti

Possono partecipare, con diritto di voto, tutti i soci in regola con il tesseramento per l’anno in corso.

18 giugno 1944-18 giugno 2013. La Liberazione della Città di Ascoli dal nazifascismo. Le celebrazioni.

Giugno 13th, 2013 Nessun commento »
LA LIBERAZIONE La liberazione della città avvenne tra il 18 e il 20 giugno 1944, ad opera del CIL (Corpo Italiano di Liberazione), con la collaborazione attiva di gruppi di partigiani. I primi ad entrare in città furono il 184° reggimento paracadutisti della Nembo e il 61° battaglione allievi ufficiali bersaglieri. Il comune di Ascoli Piceno ricevette nel 2001 la Medaglia d’Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: La fiera e pacifica città di Ascoli Piceno, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, non esitò a sollevarsi contro il tedesco invasore. Già il 12 settembre, il coraggioso comportamento dei militari del presidio aveva costretto alla resa le forze nemiche, superiori in uomini e mezzi, mentre dal 2 al 5 ottobre, al Colle San Marco, un pugno di giovani ardimentosi, male armati ed equipaggiati, si batterono duramente, contro unità germaniche, subendo dolorose perdite. La popolazione ascolana, non desistette dal proseguire la lotta, partecipando a numerosi scontri, come quelli in località Venagrande, Castellano e Vallesenzana, che furono fra i momenti più significativi della sua irriducibile volontà a partecipare direttamente alla liberazione del territorio. Non meno agguerrita fu l’attività dei “gruppi di azione patriottica”, conclusasi con l’ardita liberazione dalle carceri cittadine di tutti i detenuti politici. Ad essa va aggiunta la pericolosa opera svolta a favore di migliaia di prigionieri alleati e di militari sbandati molti dei quali furono condotti in salvo oltre le linee .  

28 maggio, convocazione congiunta organismi direttivi ANPI e ISML

Maggio 23rd, 2013 Nessun commento »

 

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Il giorno 28 maggio alle ore 17.30 nella sede della Biblioteca Provinciale di Storia Contemporanea “Ugo Toria” Corso G. Mazzini, 39 Ascoli Piceno sono convocati in seduta congiunta il Consiglio di Amministrazione ISML Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione nelle Marche e dell’Età Contemporanea di Ascoli Piceno e il Comitato Direttivo della Sezione Provinciale ANPI di Ascoli Piceno.

Data l’emergenza economico finanziaria in cui versa il nostro territorio, si reputa necessaria una discussione costruttiva tra tutte le istituzioni presenti nel Piceno per elaborare proposte di intervento finalizzate alla sopravvivenza delle due istituzioni (ISML e ANPI) depositarie della memoria storica locale per dettato normativo nazionale.

In considerazione dell’urgenza si prega di assicurare il proprio contributo di idee ed eventualmente di comunicare tempestivamente l’assenza alle segreterie: ISML tel. 0736 250183 e ANPI tel. 0736 257100

 

In difesa della Costituzione

Maggio 16th, 2013 Nessun commento »

Il Comitato Nazionale dell’ANPI

In relazione ai diversi progetti che si vanno formulando, anche in sede governativa, a riguardo di un sistema di riforme costituzionali,
ribadisce la più ferma contrarietà ad ogni modifica, legislativa o di fatto, dell’art. 138 della Costituzione, che – semmai – dovrebbe essere rafforzato e del quale in ogni caso, si impone la più rigorosa applicazione;

conferma il netto convincimento che il procedimento da seguire non può che essere quello parlamentare, attraverso gli strumenti e le commissioni ordinarie, non essendovi ragione alcuna per eventuali nuove formule e strutture, essendo più che sufficiente quanto già previsto dai regolamenti parlamentari;

riafferma l’inopportunità del ricorso ad apporti esterni che in qualche modo incidano sul lavoro parlamentare e che non siano quelli già previsti, attraverso i quali si possono acquisire opinioni e contributi di esperti, mediante pareri, consultazioni, audizioni e quant’altro;

conferma la convinzione, più volte espressa, che le riforme possibili ed auspicabili sono solo quelle che risultano in piena coerenza con i princìpi della prima parte della Costituzione e con la stessa concezione che è alla base della struttura fondamentale della seconda, indicando fra le riforme possibili, la diminuzione del numero dei parlamentari, la differenziazione del lavoro delle due Camere, l’abolizione delle province; tutte materie sulle quali esiste già una notevole convergenza e che non pongono problemi di coerenza complessiva; ribadisce quanto già espresso in varie occasioni, vale a dire la netta opposizione dell’ANPI ad ogni riforma che introduca il presidenzialismo o il semipresidenzialismo, non risultano ragioni evidenti per stravolgere il delicato e complesso sistema delineato dal legislatore costituente;

conferma ancora una volta, l’assoluta e prioritaria necessità di procedere alla modifica della legge elettorale vigente, da tutti ritenuta inadeguata e dannosa; invita tutti gli organismi dell’ANPI ad impegnarsi a fondo su questi temi, promuovendo dibattiti e confronti, irrobustendo l’informazione ai cittadini, assumendo tutte le iniziative (a partire da quelle per il 2 giugno e in particolare da quella di Milano), idonee ad ampliare il consenso attorno a queste posizioni, d’intesa con altre associazioni democratiche e con tutte le forme di aggregazione di cittadini interessati a problemi di ordine costituzionale, chiarendo soprattutto che non si tratta di restare ancorati a tutti i costi ad un sistema immodificabile, ma di impedire ingiustificate alterazioni di esso e assicurare che non vengano poste in atto misure pericolose, suscettibili di scardinare la profonda ed intima coerenza del sistema costituzionale, senza alcun vantaggio per la democrazia.

Roma, 16 maggio 2013

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