Jesi, 18 gennaio, convegno sui Partigiani Rom con Santino Spinelli
Gennaio 16th, 2014 Nessun commento »La deportazione di Rom e Sinti durante la seconda Guerra Mondiale: è il titolo di un incontro con Santino Spinelli in arte Alexian che la Sezione ANPI di Jesi terrà sabato 18 gennaio presso il teatro studio Moriconi.
L’incontro sarà diviso in due parti: alla mattina dalle 10.30 alle 12.30 sarà rivolto alle scuole superiori e alla sera dalle 21.00 alle 23.00 a tutta la cittadinanza.
I due incontri prevedono la proiezione del filmato “Porrajmos” della durata di circa 50 minuti, sullo sterminio di Rom e Sinti nei campi di concentramento, e poi di un concerto intramezzato da spiegazioni e racconti della durata di un’ora.
Oltre ad Alexian Spinelli saranno presenti tre musicisti: Gennaro, Giulia ed Evedise Spinelli, che lo accompagneranno nella performance.
L’ANPI si è sempre fatta promotrice di iniziative volte a mantenere viva la memoria di tutti coloro che, partecipando alla Resistenza, hanno liberato l’Italia dal fascismo e con questa iniziativa vogliamo tentare di porre le basi di uno scambio interculturale, da sviluppare con tutte le etnie presenti nel territorio.
Ma l’ANPI è anche il motore che tiene viva la nostra Costituzione quella che all’art.3 recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…”. Nel nome di questa uguaglianza che parte dal rispetto della varietà linguistica, etnica, religiosa, sociale che oggi contraddistingue la nostra società, l’ANPI vuole essere parte attiva contro la discriminazione, il razzismo, il pregiudizio e la segregazione.
Protagonisti della Resistenza sono stati anche alcuni uomini rom e sinti:
Giuseppe “Tarzan” Catter, eroe partigiano sinto, ucciso dai fascisti nell’Imperiese, il suo distaccamento ne prese il nome, decorato al valore;Walter “Vampa” Catter, eroe partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944; Lino “Ercole” Festini, eroe partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944; Silvio Paina, eroe partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944; Renato Mastini, eroe partigiano sinto, Martire di Vicenza, fucilato l’11 novembre 1944; Giacomo Sacco, partigiano sinto, partecipa alla liberazione di Genova; Giuseppe “Tzigari” Levakovich, partigiano sinto nella Brigata “Osoppo” in Friuli Venezia Giulia; Rubino Bonora, partigiano sinto nella Divisione “Nannetti” in Friuli Venezia Giulia; Amilcare “Corsaro” Debar, partigiano sinto, staffetta e poi partigiano combattente nella 48° Brigata Garibaldi “Dante Di Nanni”;Vittorio “Spatzo” Mayer, partigiano sinto in Val di Non; Mirko Levak, partigiano rom, scappato dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau si unisce ai partigiani; Fioravante Lucchesi, partigiano sinto nella Divisione Modena Armando; Battaglione “I Leoni di Breda Solini”, formato unicamente da sinti italiani, fuggiti dal campo di concentramento di Prignano sul Secchia (MO), operò nel mantovano.
Noi vogliamo ricordarli per il loro contributo alla lotta di Liberazione esattamente come ogni anno, da 70 anni, ricordiamo gli eroi di etnia italiana.
Abbiamo scelto di fare questa iniziativa in gennaio perché il 27 ricorre la giornata della Memoria, la giornata dedicata al ricordo di tutte le vittime dello sterminio nazista e noi, in questa occasione, vogliamo ricordare le 500.000 vittime del Porrajmos.
La Sezione ANPI di Jesi confida nella partecipazione e si augura che questa sia la prima di tante iniziative volte a promuovere l’incontro tra culture che per troppo tempo si sono ignorate, tra culture che possono solo arricchirsi reciprocamente, abbattendo il pregiudizio e la discriminazione.
L’evento sarà completamente gratuito sia per le scuole che per la cittadinanza. Metteremo solamente un contenitore per le offerte perché questa iniziativa è molto dispendiosa per la nostra sezione e ogni piccolo contributo ci consentirà di poter fare altre iniziative successivamente.
Contro tutti i neofascismi
Gennaio 16th, 2014 Nessun commento »Il 18 gennaio l’Antifascismo europeo si riunirà a Roma, in Campidoglio, per rilanciare l’unità contro i neofascismi anche in vista delle imminenti votazioni europee
Sabato 18 gennaio si riunirà a Roma il Comitato direttivo della Federazione internazionale dei Resistenti (FIR), la più importante organizzazione europea che si occupa di Resistenza e antifascismo, accreditata all’UNESCO, alla Commissione Permanente dell’ONU a Ginevra ed al Consiglio d’Europa e “Ambasciatore di Pace” delle Nazioni Unite. Alla FIR aderiscono molte Associazioni, fra cui l’ANPI.
La scelta di tenere a Roma il direttivo – dopo il Congresso di rilancio della Federazione avvenuto a Sofia nell’ottobre 2013 – ha un significato simbolico, non solo in relazione alla centralità del luogo ed alla cospicua presenza della nostra Associazione, ma anche in rapporto alla diffuse e crescenti manifestazioni neofasciste che si svolgono nel nostro Paese, così come – del resto – in Francia, in Germania, in Ungheria, in Belgio, in tante altre nazioni europee.
A questo incontro l’ANPI Nazionale intende attribuire un significato ed una evidenza pubblica particolarmente rilevanti. Per cui, al di là della riunione che la FIR terrà al mattino,nel pomeriggio alle 16.30 si svolgerà un incontro pubblico, alla Sala del Carroccio del Campidoglio, dal titolo “Destre e antifascismo europei: a che punto è l’ANTIFASCISMO?” dove ci si confronterà sui temi suindicati e soprattutto su quello della necessaria costruzione di una vera unità dell’antifascismo europeo contro ogni tentativo populista e reazionario anche in vista delle ormai imminenti votazioni europee.
Interverranno: Vilmos Hanti, Presidente della FIR, Filippo Giuffrida, ANPI Belgio e componente del Comitato esecutivo della FIR, un rappresentante del Parlamento Europeo. Le conclusioni saranno affidate a Carlo Smuraglia, Presidente Nazionale ANPI e Presidente Onorario della FIR. L’Assessore Daniele Ozzimo porterà il saluto del Sindaco di Roma Ignazio Marino.
Lega e fascismo, il passo è breve.
Gennaio 15th, 2014 Nessun commento »► Nelle sale cinematografiche viene proiettato in questi giorni un film che rappresenta una parte notevole della borghesia come degenerata e decadente. Chi si illudesse che questo sia lo spaccato della società italiana si sbaglierebbe; si tratta della rappresentazione di fenomeni di cinismo, di corruzione, di una finanza “pirata”, di speculazioni senza frontiera; tutte cose assai gravi, ma che sono ben lontane dall’esaurire il panorama. Anzi, sotto un certo profilo, c’è da preoccuparsi ancora di più per fenomeni latenti e diffusi, di cui alcuni – in sé – forse meno gravi, ma che tuttavia ci prospettano una situazione veramente seria e soprattutto pericolosa, anche perché si saldano – in definitiva – a quelli più sopra accennati.
Apriamo i giornali di questi giorni: un governatore regionale “abusivo” (per dichiarazione esplicita di un organo giurisdizionale amministrativo) che grida al golpe, chiama la gente in piazza, mentre si parla anche di una imminente richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti per peculato; ma in piazza viene perfino bruciata la bandiera di un partito democratico. In altro luogo, ressa ai caselli autostradali per impedire l’aumento dei pedaggi (e anche in questo caso, non si tratta di estremisti isolati, ma dell’iniziativa di un partito, presente in Parlamento). In altra sede ancora (Brescia), la presenza della Ministra Kyenge per parlare di problemi dell’immigrazione, scatena una gazzarra razzista; un assessore regionale (all’immigrazione) dice che non partecipa all’iniziativa (della Ministra) perché i temi trattati non costituiscono una priorità (sic.!) Ma non basta, all’Aquila, una città, una zona che ci ha fatto stringere il cuore per le tragiche conseguenze di un rovinoso terremoto, scoppiano scandali, per abusi, irregolarità e reati nella gestione degli effetti del terremoto e delle operazioni (pare sbagliate) di ricostruzione; tant’è che il Sindaco ritiene opportuno dimettersi non in relazione a responsabilità sue personali, ma a fronte di un quadro che appare insostenibile.