Grazie al contributo finanziario dell’ANPI nazionale, si è proceduto al restauro del cippo partigiano a San Giacomo, in memoria di Marcello Giovannelli, Antonio Pagliacci e Francesco Paliotti, vittime della rappresaglia nazifascista nell’ottobre 1943.
Si è svolta sabato 10 dicembre, in piazza Giorgini a San Benedetto del Tronto, la manifestazione per la Pace convocata dalla sezione ANPI territoriale, già rinviata per allerta meteo la settimana precedente. Al presidio hanno partecipato molti giovani per gridare forte il loro NO a tutte le guerre e contro il massacro del popolo palestinese.
3 OTTOBRE 2023, IL DISCORSO DI PIETRO PERINI A COLLE SAN MARCO
Buongiorno a tutte e a tutti. Porgo il benvenuto dell’ANPI a tutte le autorità intervenute, militari, civili, religiose e a tutte le associazioni combattentistiche e naturalmente a tutti i presenti che hanno sentito il bisogno, in questo giorno, di salire su questo Colle. Un particolare saluto a tutta l’ANPI Provinciale di Teramo con la quale abbiamo stretto un legame indissolubile. Ma il saluto più caloroso da parte di tutta l’ANPI ascolana va a voi, ragazze, ragazzi e docenti delle scolaresche ascolane oggi presenti su questo Sacrario. Grazie, grazie di cuore per la vostra presenza. Oggi mi rivolgerò soprattutto a voi. Ognuno di noi è abituato, ed ormai è diventata una consuetudine, a dare particolare rilievo a qualsiasi tipo di anniversario quando questo ricade nella ricorrenza del 10, 20, 25, 50 e, come in questo caso, nell’80* ma questi nostri giovani Partigiani che sacrificarono le loro vite per la nostra Libertà e la nostra Democrazia meritano di essere ricordati, a prescindere dal tempo trascorso, ogni anno, ogni mese, ogni giorno, anzi, direi che il loro ricordo dovrebbe affiorare nelle nostre menti e farci da guida ogni volta che ci accingiamo a fare delle cose o ad assumere atteggiamenti che vanno contro quelli che erano i loro sogni. Perché vedete, care ragazze e cari ragazzi, quei giovani Partigiani hanno immolato le loro vite per dei sogni che, nel momento in cui si fossero realizzati, avrebbero assicurato alle future generazioni un’Italia veramente libera e veramente democratica, una Nazione nella quale avremmo potuto far crescere le nostre famiglie in grande serenità: DINO ANGELINI MARCELLO GIOVANNELLI SILVIO ANGELINI CARLO GRIFI EMIDIO BARTOLOMEI ATTILIO LELLI LUIGI BIONDI PIETRO MARUCCI VINCENZO BIONDI GIACINTO NERI PAOLO CAGNETTI ROBERTO PACI MARIO CARUCCI ANTONIO PAGLIACCI SERAFINO CELLINI PIETRO PAGLIACCI NINO CIABATTONI FRANCESCO PALIOTTI NATALE CIAMPINI ALESSANDRO PANICHI ANTONIO COSSU ADRIANO RIGANTE’ MARCELLO FEDERICI EMIDIO ROZZI LUIGI FERRI SALVATORE SPATARO NARCISO GALIE’ Questi sono i nostri Partigiani, questi sono i giovani sognatori di quel 3 ottobre del 1943. Essi sognavano di donarci tutto ciò che il fascismo aveva da sempre loro negato: Sognavano di fare dell’Italia una Repubblica democratica, fondata sul lavoro e dove l’unico sovrano dovesse essere il popolo Sognavano che tutti i cittadini avessero pari dignità sociale e fossero uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali Sognavano che la futura Repubblica riconoscesse a tutte e tutti il diritto al lavoro promuovendo le condizioni che rendessero effettivo questo diritto. Sognavano che tutte le religioni fossero finalmente libere davanti alla legge. Sognavano un Paese arricchito dallo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica proteggendo le proprie meraviglie costituite dalle sue bellezze naturali, dal suo patrimonio storico e artistico. Tutelando così l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, soprattutto nell’interesse delle future generazioni. Sognavano una Nazione nella quale tutti avessero il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Sognavano un Paese pronto ad accogliere uno straniero, profugo di uno Stato che gli negasse libertà e democrazia riconoscendone il diritto all’asilo nel nostro territorio Sognavano un’Italia che non dovesse mai più conoscere gli orrori della guerra, ripudiandola come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali Sognavano un Paese senza più corruzione nel quale funzionari e dipendenti dello Stato e degli enti pubblici fossero direttamente responsabili, secondo le leggi, degli atti compiuti in violazione di diritti. Sognavano una Repubblica che finalmente tutelasse la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisse cure gratuite agli indigenti e, al tempo stesso, tutelasse il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Sognavano una nuova Italia dove la donna lavoratrice avesse gli stessi diritti e le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore permettendole, allo stesso tempo, di poter adempiere alla sua essenziale funzione familiare, assicurando alla madre e ai suoi figli una speciale adeguata protezione. Quei ragazzi non hanno mai saputo se i loro sogni si sono realizzati, avevano dato la vita scommettendo sul futuro e sul buon senso di chi sarebbe sopravvissuto. E furono proprio i sopravvissuti che, mettendo da parte le loro ideologie politiche, decisero di mettere nero su bianco i loro sogni e quelli di coloro che non c’erano più. Così è nata la nostra Costituzione, la più bella e attuale del mondo. In essa sono descritti uno ad uno quei sogni che sono diventati i suoi articoli. La strada era stata segnata, non c’era da fare altro che seguirla. Oggi sappiamo che quei sogni sono rimasti tali, nessuno di essi si è tramutato in realtà e quell’elenco di leggi è diventato talmente scomodo per molti che più volte abbiamo cercato di manometterla per adattarla ai nostri scellerati stili di vita piuttosto che applicarla con fermezza. Ma sono convinto che proprio grazie a voi giovani Il nostro futuro e le nostre speranze non andranno deluse perché voi saprete sempre difendere quei sogni e finalmente tramutarli in realtà. Voi avete già capito che essi rappresentano il segreto per far crescere i vostri figli in serenità e nella prosperità e farete in modo che facciano parte della vostra esistenza. Scusate, care ragazzi e care ragazze, avevo dimenticato un sogno. Quello di una Nazione nella quale la parola fascismo fosse bandita per sempre, vietandone la sua riorganizzazione sotto qualsiasi forma e che promuovesse, all’interno di qualsiasi scuola, di ogni ordine e grado, l’insegnamento della Resistenza e della nostra Costituzione, perché i giovani si rendessero conto dove affondano le radici della Libertà e della Democrazia e che il loro insegnamento costituiscono le armi più potenti che possiamo lasciare nelle mani delle generazioni future perché sappiano difendersi dal passato. Care ragazze e cari ragazzi, fate vivere quei sogni. VIVA L’ITALIA, VIVA LA COSTITUZIONE