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3 ottobre 1943 – 3 ottobre 2019. La celebrazione degli eroici eventi di Colle San Marco nelle parole del Presidente provinciale dell’ANPI, Pietro Perini

Ottobre 3rd, 2019

Buongiorno a tutti. A nome dell’ANPI Provinciale porgo il benvenuto e ringrazio per la loro presenza, tutte le autorità presenti, civili, politiche, militari e religiose. Porgo le condoglianze della nostra associazione al nostro Sindaco che qualche giorno fa ha subito una dolorosissima perdita. imageRingrazio anche Facebook e Instagram per aver espulso dai loro social i fascisti di Casapound e Forza nuova, sperando che molto presto si comportino allo stesso modo le nostre Istituzioni. Ma un ringraziamento particolare va soprattutto a tutte le ragazze e tutti i ragazzi presenti ai loro presidi ed insegnanti che hanno permesso loro di trascorrere questa giornata, su questo Colle, vicino ai nostri Partigiani. Grazie, grazie di cuore. Signor Sindaco, questa è la prima volta che partecipa alla nostra Cerimonia. Se oggi Lei riveste la carica di primo cittadino, rappresentante della nostra città, decorata di Medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, lo deve soprattutto ai nostri Partigiani che oggi ricordiamo e che hanno permesso alla nostra Italia di essere una nazione libera e democratica. Voglio sperare che questo pensiero lo accompagni sempre, ogni qualvolta si trovi nelle vesti di rappresentante della cittadinanza ascolana.image È con questo auspicio che le do il benvenuto a Colle San Marco. Questa giornata è dedicata soprattutto A voi ragazze e ragazzi e, per prima cosa, mi sento in dovere di porgervi le nostre scuse. Le scuse di alcune generazioni che vi hanno preceduto e che vi stanno consegnando un pianeta ai limiti del collasso, generazioni che per decenni hanno anteposto i loro interessi personali alla salvaguardia di un pianeta che invece è di tutti. Ci potrete mai perdonare veramente? Ma non tutte le generazioni si sono comportate allo stesso modo. Ce ne è una in particolare, venuta al mondo agli inizi del secolo scorso che ha addirittura sacrificato la propria vita per lasciarvi in eredità un bene prezioso, forse il più prezioso! La Libertà. Voi tutti, grazie a quella generazione, siete nati donne e uomini liberi, quei ragazzi di allora nascevano sotto il giogo delle dittature nazista e fascista . C’è un filo conduttore che vi unisce a loro: voi avete la stessa voglia che avevano loro, lo stesso desiderio di far vivere i vostri figli e le future generazioni, in un mondo migliore. Vi auguro di cuore che il vostro sogno si realizzi, che anche voi, uniti dallo stesso ideale, come i vostri coetanei di 75 anni fa, riusciate a vincere la vostra guerra e che anche la vostra Resistenza getti le basi per un mondo nel quale ogni suo abitante possa vivere umanamente e serenamente. Continuate a farvi sentire, continuate ad urlare tutto il vostro dolore e tutte le vostre speranze, continuate a resistere, noi vi saremo sempre vicini, ci siamo abituati! Sarà una dura battaglia che si potrà vincere stando sempre tutti uniti, sospinti dal medesimo ideale. Ma la cosa più importante sarà la vostra coerenza. Fate sempre in modo che i vostri comportamenti siano coerenti con il vostro desiderio di vivere in un mondo migliore. 76 anni fa accadde la stessa cosa, fascismo e nazismo sembravano invincibili, un esercito di giganti contro donne, uomini e ragazzi male armati e ridotti alla fame. Ma erano tutti uniti, con una grandissima determinazione in corpo, decisi a dare la propria vita per il loro comune ideale. Tutto ciò passò alla storia con il nome di Resistenza.image Grazie alla Resistenza fascisti e nazisti furono sconfitti, gli italiani diventarono un popolo libero in un paese democratico e regolato dalla propria Costituzione che mise al bando il fascismo. Care ragazze e ragazzi, attenzione, non commettete l’errore di dare per scontato che la nostra Libertà e la nostra democrazia siano dei beni acquisiti per sempre. Il nazifascismo è sempre in agguato e sempre pronto ad annientare questi doni dei nostri Partigiani. Oggi si nasconde, cerca di mimetizzarsi, ha cercato persino di cambiare nome, si fa chiamare populismo, sovranismo ma è sempre lui: è il fascismo!!! Sono tornati i saluti romani, i nostri muri sono pieni di svastiche. Dovrete essere bravi nel riconoscerlo, nel temerlo, nell’evitarlo e combatterlo. Avete a vostra disposizione un’arma potente: la conoscenza, la cultura. Siate sempre studiosi, avidi di sapere, solo così potrete riconoscerlo ed evitarlo. Durante il nazifascismo, i dittatori fecero bruciare i libri, ci sarà un motivo? Volevano che il popolo fosse composto da ignoranti, da analfabeti. Solo questi soggetti possono essere plagiati a piacimento. Solo gli ignoranti, solo chi non ha studiato e che non conosce esattamente la storia del nostro Paese, pensa di essere nel giusto inneggiando ancora oggi al nazifascismo. Quando tornerete nelle vostre scuole raccontate ai vostri amici quello che avete visto e sentito oggi, dite loro che 76 anni fa dei vostri coetanei diedero la vita per garantirvi un futuro di pace, accompagnateli quassù perché questo è il posto dove venire per ringraziare i nostri Partigiani.

In preparazione delle celebrazioni del 3 ottobre, domenica 29 settembre ripercorriamo i sentieri della Resistenza

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