Ancora dieci posti disponibili sul pullman organizzato dall’Anpi di Ascoli Piceno per partecipare alla Marcia straordinaria per la Pace e la Fraternità PERUGIASSISI del 24 aprile 2022.
Si parte alle 8,00 da San Benedetto del Tronto, piazzale Dechatlon, e da Ascoli Piceno, ore 8,30, piazzale stadio e si raggiunge Bastia Umbra, per intercettare la marcia alle 11,30 circa e fare insieme l’ultimo tratto fino alla Rocca di Assisi (meno di dieci chilometri).
È necessario il green pass e la mascherina FFP2 per il viaggio in pullman; il pranzo è al sacco e il rientro è previsto nella prima serata (la marcia termina alle 15.00).
Il costo è ad offerta libera (chi può dà, chi non può non dà).
Sarà possibile iscriversi o rinnovare la propria iscrizione all’Anpi per il 2022, acquistare il fazzoletto o la spilletta della nostra associazione.
Le prenotazioni possono essere fatte telefonando al n. 3282077944 o scrivendo all’indirizzo anpiascoli@gmail.com
AFFRETTATEVI A PRENOTARE GLI ULTIMI POSTI DISPONIBILI.
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In marcia per la Pace
Aprile 18th, 2022No alla guerra! L’Anpi alla marcia per la Pace e la fraternità del 24 aprile
Aprile 9th, 2022Stiamo raccogliendo le prenotazioni per partecipare alla Marcia straordinaria della Pace e della Fraternità PERUGIASSISI del 24 aprile 2022. Partiremo da San Benedetto del Tronto, piazzale Decathlon, alle ore 8,00 e da Ascoli Piceno, piazzale stadio, alle ore 8,30. Ci metteremo in marcia, alle 11,30 circa, all’altezza di Bastia Umbra, che dista meno dieci km. dalla Rocca di Assisi, punto di arrivo della manifestazione.
Per il viaggio è richiesto il green pass e l’utilizzo della mascherina FFP2.
Il pranzo è al sacco e il costo del pullman è a offerta libera, il rientro è previsto in prima serata.
Per info e prenotazioni: ANPI ASCOLI PICENO cell. 3282077944 email: anpiascoli@gmail.com
Verso il 25 Aprile
Aprile 6th, 2022Marcia straordinaria della Pace e la Fratellanza PerugiaAssisi
Aprile 3rd, 2022Le celebrazioni di marzo. 4 – A Montemonaco per ricordare i Partigiani caduti il 18 marzo 1944 negli scontri con i nazifascisti
Marzo 16th, 2022VENERDÌ 18 MARZO, ALLE ORE 10,00, A MONTEMONACO PRESSO IL PALAZZO COMUNALE PER CELEBRARE I PARTIGIANI CADUTI NEGLI SCONTRI CONTRO I NAZIFASCISTI.
Dopo Rovetino, i rastrellamenti tedeschi del marzo del 1944 continuarono nella zona di Montemonaco, nel cuore dei monti Sibillini.
Il 18 marzo 1944, a Montemonaco, due colonne di 100 unità ciascuna, (di cui 22 fascisti, giovani della X Mas, che avevano preso il posto dei 22 caduti nazisti di Pozza) approfittando dell’abbondante nevicata dei giorni precedenti che fece rallentare le misure di sicurezza in tutte le formazioni partigiane, attaccarono i Partigiani della zona per poter annientare la Resistenza alle spalle della Linea Gustav.
L’obbiettivo era annientare la formazione del colonnello Petroni ed eliminare le basi di appoggio partigiane. Nella notte tra il 17 e il 18 marzo oltre mille nazifascisti partirono da Ascoli alla volta di Montemonaco con l’obiettivo di aggirare tutta la zona compresa tra Montegallo e le sorgenti del Tenna. Lungo la strada la colonna si divise in due in modo da accerchiare il paese: alcuni risalirono il corso dell’Aso con direzione Foce, altri proseguirono per Amandola e Montefortino dividendosi a loro volta in due gruppi: uno seguiva la strada provinciale per Montemonaco, l’altro risaliva a Mezzacosta passando per Madonna dell’Ambro. Proprio quest’ultima colonna, a causa della neve, fece ritorno a Montefortino, lasciando così ai partigiani un provvidenziale varco verso il fiume Tenna e l’Infernaccio.
Intorno alle 9 di mattina, un gruppo di partigiani partiti nella notte da Montemonaco, affrontarono nella frazione di Tofe la colonna tedesca che avanzava. Lo scontro a fuoco durò circa un’ora e mezza: caddero sul campo Angelo Rinelli e Adolfo Zocchi. Altri dieci partigiani vennero catturati, perquisiti e percossi con calci, pugni e canne di fucili, per poi essere fucilati “per ordine del Comando Germanico” sotto un albero al bordo della strada, senza aspettare l’arrivo del prete.
Nel frattempo gli abitanti di Montemonaco furono avvisati dell’avanzata tedesca da una staffetta, Giovanni Sirocchi, inviata da una pattuglia di patrioti dislocata a San Giorgio all’Isola. Terrorizzati e privi di armi sufficienti per affrontare lo scontro, in molti abbandonarono il paese. Quelli rimasti furono rastrellati dall’autocolonna di tedeschi e fascisti che verso le 7 del mattino accerchiarono l’abitato, per poi perquisire e saccheggiare le abitazioni. Uomini e donne furono adunate sotto il loggiato del municipio. Uno di essi, la guardia municipale Antonio Cesaretti, rivelando di possedere in casa due moschetti, fu colpito a morte insieme con il figlio quindicenne, Anselmo. Perse la vita anche il giovane Enrico Bellesi: rimasto di guardia nell’ex dopo lavoro, venne catturato e ucciso. Dopo essere stati anch’essi minacciati nel caso avessero continuato a sostenere i ribelli, furono lasciati liberi intorno alle 11.
A Tofe il gruppo più numeroso della formazione riuscì a sganciarsi e, con l’apporto di combattenti della formazione del comandante Bruno De Santis, a portarsi in territorio di Montegallo salvando anche la ricetrasmittente, grazie a Renzo Roiati.