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La città, il Colle, la Banda.

Gennaio 1st, 2014

Presso la sede dell’Anpi di Ascoli Piceno, in corso Mazzini n. 39, telefono 0736.257100, aperta tutte le mattine dei giorni dispari dalle ore 10 alle 12, è possibile acquistare due nuove iniziative editoriali, pubblicate con il contributo dell’Anpi provinciale.

Parlo della nuova edizione, ampliata ed arricchita con nuovi approfondimenti ed indagini storiografiche, del libro di Sergio Bugiardini “La città e il Colle“, edita da Il lavoro Editoriale.

L’opera riparte dalla precedente stesura, intitolata ” Le ragioni di una scelta- I fatti di Ascoli Piceno, settembre ottobre 1943″, edito da Maroni nel 1995, per ripercorrere, con attenta e dettagliata indagine testimoniale e storiografica, le drammatiche vicende avvenute in città e sul Colle San Marco nei mesi di settembre e ed ottobre del 1943, quando Ascoli Piceno fu forse la prima città italiana che insorse in armi contro quelli che da alleati erano diventati nemici, all’indomani dell’8 settembre, costringendo i nazisti alla resa nella vittoriosa impresa delle Casermette e indicando in seguito all’intera nazione la via della Resistenza armata, grazie ai valorosi giovani di Colle San Marco.   

Il libro, nella nuova stesura, dedicata al comandante Spartaco Perini, evidenzia l’importanza dello scontro del 12 settembre, che vide la resa di un intero reparto tedesco, di fronte al fuoco serrato dei militari di stanza alle Casermette, schieratisi nel quartiere di San Filippo e che rappresenta uno dei rari episodi di resistenza ai tedeschi da parte delle truppe italiane allo sbando. Correttamente questo episodio riacquista la sua giusta collocazione. Come pure riacquista una giusta collocazione la vicenda della formazione della banda del San Marco e delle vicissitudini che questa prima esperienza resistenziale dovette affrontare anche nel suo rapporto con la città e parte della popolazione, ancora dichiaratamente schierata con il fascismo.

“Che dei tragici eventi piceni non vi fosse un ricordo unanime e condiviso, ma contraddittorio, controverso e divisivo – scrive lo stesso Autore nell’introduzione alla prima stesura dell’opera – era del resto un assunto più che scontato. Per decenni, già a partire dalla liberazione della città, la memoria locale aveva infatti subito adattamenti strumentali, profonde distorsioni e vistose manomissioni per fini, nel migliore dei casi, di natura politica e, nel peggiore, a dir poco personalistici. Constatare, però, che le ferite di cinquant’anni prima fossero ancora così aperte, che l’eco delle caustiche e spesso pretestuose polemiche suscitate dalla sanguinosa dissoluzione della banda del San Marco non fosse niente affatto sopito e che il lutto collettivo – per non di di quello individuale – non fosse stato elaborato in misura tale da essere definitivamente superato, fu, in tutta franchezza, una sorpresa.”

Ecco quindi che la nuova stesura ha operato una revisione “radicale e profonda”, con una nuova analisi interpretativa delle vicende ascolane, soprattutto, affrontando una riflessione sui processi di formazione e di trasformazione della memoria individuale e collettiva degli avvenimenti.

Sergio Bugiardini è dicente a contratto di discipline storiche alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Universita degli Studi di Urbino e presiede l’Istituto provinciale di storia contemporanea di Fermo.

Di tutt’altro taglio è il secondo lavoro editoriale “sponsorizzato” dall’Anpi. Si tratta di una iniziativa nuovissima nel suo genere, una graphic novel, diretta ai giovanissimi, per far conoscere – attraverso un contenitore alternativo – i giovani Partigiani caduti sul Colle San Marco nelle tragiche giornate dell’ottobre 1943.

La graphic novel ” La Banda del Colle San Marco” offre uno spunto narrativo originale, senza alcuna pretesa di costituire un documento storiografico, per avvicinare e, soprattutto, stimolare le nuove generazioni alla conoscenza ed all’approfondimento dei fatti narrati.

Lo strumento utilizzato, il romanzo grafico, giustifica le semplificazioni e le “imprecisioni” che non verrebbero perdonate in un saggio storico, e sono funzionali alla fluidità del racconto ed all’immediatezza del messaggio.

L’opera è stata realizzata dal gruppo “Officine in Movimento”, i disegni sono dell’ottimo Stefano Brandetti, i testi dello stesso Brandetti e di Costantino Di Sante.

Si spera che la collaborazione continui e che anche altre gloriose pagine della Lotta partigiana locale possano essere raccontate a fumetti dai giovani di Officine in Movimento.

Dicembre 22nd, 2013

AUGURI DI BUONE FESTE E DI UN BUON 2014

ANTIFASCISTA

 

Il carpino e mio zio

Dicembre 13th, 2013

mi chiamo Pasquale Rozzi, zio Mimì (Emidio Rozzi) è stato uno dei ragazzi del Colle S.Marco. Ho scritto due righe per lui e per tutti i partigiani che hanno combattuto per la loro e la nostra libertà e ho sentito di mandarvela. Grazie.
un saluto.

Il carpino e mio zio

Ha radici profonde un albero
come ha radici profonde la dignità dell’uomo
era un ragazzo mio zio
quando i nazisti gli spararono
perché stremato
dopo tre giorni di cammino
senza acqua né cibo
nel freddo autunno piovoso
costretto a marciare carico di casse di munizioni
sfinito
si appoggiò per un istante ad un carpino
i colpi lo trafissero
e scivolò giù accarezzando il tronco
sedendosi
riposandosi finalmente
morì con dignità
a testa alta
e la sua anima siede sotto l’albero
le cui radici arrivano fin là
dove sgorga la libertà
mentre corpi tedeschi
credevano
e obbedivano alla morte.
(Pasquale Rozzi)

La banda del San Marco

Dicembre 12th, 2013

24 novembre, in piazza con i valori dell’antifascismo e in difesa della Costituzione

Novembre 23rd, 2013

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – ANPI ha due obiettivi principali:

. custodire e trasmettere alle nuove generazioni la memoria della lotta partigiana, delle donne e degli uomini che quasi settanta anni fa hanno  combattuto e vinto il nazifascismo riscattando l’onore e la libertà della Patria

.  attuare nei suoi aspetti fondamentalila Costituzionenata dalla Resistenza.

Portata via dal tempo buona parte dei partigiani combattenti, l’ANPI si è aperta, per  continuare a perseguire quegli obiettivi, a tutti i cittadini  che li condividono e che possono dunque liberamente chiedere di  iscriversi ad essa.

Per ampliare sempre più la sua base l’ANPI indice per domenica 24 novembre 1913  la giornata nazionale del tesseramento contando che l’importanza dei suoi fini e anche il modesto costo della tessera (15 euro annui), fondamentale in tempi di crisi come questi,  porti altri antifascisti nelle sue fila.

Per il 24.11, dalle 10 alle 12,  il Comitato ANPI di Ascoli, città e provincia medaglia d’oro al valore partigiano, allestisce un gazebo in via Del Duca (lato sud piazza del Popolo), presso il quale  si potrà avere materiale informativo e  presentare domanda di adesione. Analoghe iniziative sono in programma, sempre al mattino, a Comunanza, in Piazza IV Novembre, ad Offida, in Piazza del Popolo e a San Benedetto del Tronto, in Viale Secondo Moretti.

Con questa iniziativa l’ANPI intende anche avviare un confronto sulla proposta di riforma dell’articolo 138 della Costituzione avanzata dal governo Letta con un disegno di legge già approvato in via definitiva dal Senato.

Infatti il disegno dell’attuale maggioranza ‘di larghe intese’ non solo assegna al Governo il diritto di dettare l’agenda parlamentare sulle proposte di modifica costituzionale stabilendo priorità di discussione e tempi brevi d’approvazione per le modifiche proposte dall’Esecutivo ma dimezza l’intervallo di tempo tra le due letture parlamentari.

Ciò significa da una parte ridurre il potere del Parlamento e la possibilità di esame e discussione popolare e dall’altra aprire la porta a una riforma in senso presidenzialista (elezione diretta del Capo dello Stato, responsabile direttamente davanti agli elettori e non più garante super partes) in stridente contrasto con i cardini della nostra Costituzione.

L’ANPI non nega la necessità e anzi l’urgenza di riforme costituzionali (legge elettorale, differenziazione delle due Camere, riduzione del numero dei parlamentari, ristrutturazione degli organismi provinciali) ma ritiene che vi si possa provvedere nelle forme già oggi previste (studio da parte delle Commissioni affari costituzionali, poi discussione e  voto in aula) e che la responsabilità del non avervi provveduto sin qui sia di una politica incapace di svolgere il suo ruolo e non di inesistenti lacune della nostra Carta fondamentale.

L’ANPI di Ascoli invita tutti i sinceri democratici, e in primo luogo i parlamentari piceni, a impegnarsi contro l’approvazione del disegno di legge governativo di riforma dell’articolo 138 per salvare  l’impianto e il valore della Costituzione repubblicana