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Il 25 Aprile a Colle San Marco

Aprile 4th, 2015

Un logo per il settantesimo. La Provincia e l’Anpi di Ascoli Piceno bandiscono un concorso per la creazione di un logo per il settantesimo della Liberazione.

Marzo 17th, 2015

 

Su proposta del ANPI, la Provincia di Ascoli Piceno, insignita di Medaglia d’Oro al Valor Militare per Attività Partigiana, nel contesto delle celebrazioni per il Settantesimo Anniversario della Liberazione del nostro Paese, bandisce un concorso pubblico di idee per l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di un logo sul tema delle seguenti “parole/valori” guida: “Libertà”, “Democrazia” , “Pace” , “Costituzione”.
La scadenza del bando è fissata per il 16 Aprile 2015, ed è rivolto agli under 30, grafici professionisti e non, che vogliono impegnarsi nell’ideazione di un logo che rappresentii valori della resistenza nella provincia di Ascoli Piceno.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di realizzare un simbolo e un hashtag (#) dei valori della costituzione e della resistenza da proporre nei social network che risponda all’esigenza di fare rete tra le Associazioni e le forze della società civile in genere, gli Enti pubblici e le Istituzioni.

 

Percorsi di memoria

Marzo 12th, 2015

Lettera aperta al Presidente dell’Ascoli Calcio

Febbraio 22nd, 2015

Gentile Dottor Francesco Bellini,

 

avevamo già da tempo intenzione di scriverLe per segnalare una serie di episodi che vedono protagonisti individuati settori della tifoseria locale, ma oggi non possiamo  rimandare oltre il bisogno di esprimerLe la più profonda indignazione, nostra e di tutti i democratici tifosi e sportivi ascolani di fronte all’ennesimo oltraggio inferto all’immagine della città di Ascoli.

Ci riferiamo al saluto “romano” tributato dal calciatore Perez alla curva sud dello stadio cittadino, che ospita la tifoseria più politicizzata.

Lei sa, Egregio Presidente dell’Ascoli Calcio, che il nostro stadio è intitolato a Cino Del Duca, attivo antifascista riparato in Francia nel ’23, decorato dal governo francese per la sua partecipazione alla Resistenza, Presidente dell’Ascoli all’indomani della Liberazione dal nazifascismo.

Lei sa, Egregio Presidente, che questa città è stata liberata anche con il sacrificio di tanti suoi figli che non si piegarono di fronte alle barbarie ed all’orrore di un regime sanguinario, e che per il loro sacrificio questa città è stata decorata con la Medaglia d’oro al Valor militare per attività Partigiana, come la Provincia.

Ci chiediamo, allora, se questa città e  questa provincia meritino che una minoranza di esaltati, che si spacciano per sostenitori della squadra, possano così impunemente infangare la storia e  la memoria di questi luoghi e tutto questo in nome di una falsa passione sportiva.

Egregio Presidente, vorremmo che il calcio, come tutte le altre discipline sportive, fosse veicolo di messaggi positivi, di sano agonismo, di spirito davvero sportivo nel suo reale significato e non pretesto per fomentare odi e campanilismi puerili, che hanno trasformato gli spalti in palestre di violenza in mano a pochi facinorosi.

Forse ricorda che l’anno scorso, di questi tempi, l’assessore provinciale Andrea Maria Antonini veniva fotografato allo stadio con una vistosa croce celtica sulla sciarpa e che, a discolpa, dichiarava ingenuamente che l’indumento era “una delle tante sciarpe che da 40 anni identifica l’appartenenza alla curva”; episodi del genere spiegano una città piena di scritte fasciste, svastiche e croci celtiche firmate dalla frangia neofascista della tifoseria ascolana.

Lei sa, Egregio Presidente, che la legge Mancino punisce severamente tutti gli episodi che richiamano gesti o immagini di gruppi o organizzazioni neofasciste, specialmente se a commettere tali gesti sono gli stessi giocatori in campo.

Non è questo il calcio che una città insignita di Medaglia d’Oro al Valore Militare per Attività Partigiana vorrebbe vedere e sostenere.

Se ci rivolgiamo a Lei è perché siamo sicuri che Lei condivide le nostre preoccupazioni e vorrà farsene carico richiamando tutti, giocatori e tifosi, al rispetto delle leggi e della memoria antifascista di questa città.

Confidiamo in una Sua cortese risposta: siamo certi che episodi di questo genere non sarebbero possibili in nazioni come quella in cui Lei vive la Sua professione. Si immagina i commenti dei lettori de Le soleil de Quebec, del Montreal Gazette o de Le Journal de Montreal di fronte a tali notizie?

 

Cordialmente la salutiamo.

La Segreteria Provinciale ANPI Ascoli Piceno

Riunitasi il 20/02/2015

Il Presidente

William Scalabroni

 

Non abbassare la guardia: gli inquietanti collegamenti neofascisti a Colli del Tronto

Dicembre 27th, 2014

E’ di oggi la notizia dell’arresto di Rutilio Sermonti, fedele al duce, soldato della repubblica sociale,  ideologo del gruppo di neofascisti finiti sotto inchiesta con l’accusa di terrorismo e legato a filo doppio con la Fondazione Hispano – Latina e la sua emanazione: la omonima Biblioteca con sede a Colli del Tronto.La biblioteca è stata inserita dall’Assessore Antonini nel POLO SIP  rete interprovinciale delle biblioteche di Ascoli P. e Fermo e dunque gode di un riconoscimento istituzionale che non è assolutamente compatibile con il rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione Repubblicana .

Quasi due anni fa l’ANPI ascolana aveva manifestato, nel corso di un incontro svoltosi il 16 gennaio 2013 con il Prefetto di Ascoli Piceno, Dott.ssa Graziella Patrizi, la propria preoccupazione in merito alle attività della Fondazione Hispano-latina di Colli, ricevendo assicurazioni di un interessamento da parte delle Istituzioni appena trascorso il periodo elettorale che si stava attraversando.

Alla luce di quanto accaduto in questi ultimi giorni, dobbiamo dedurre che ancora una volta i nostri appelli rivolti a sensibilizzare le Istituzioni sui pericolosissimi rigurgiti neofascisti nel nostro territorio erano caduti nel vuoto, dal momento che la stessa Prefettura ci comunicava di non aver riscontrato alcun motivo di allarme su quanto da noi segnalato; la Fondazione Hispano – latina è viva e vegeta, come lo è la sua Biblioteca di Colli del Tronto che risulta addirittura nell’elenco delle “Biblioteche Aperte” in occasione dell’”Open Day” di sabato 29 Novembre 2014, organizzato da SIP (Sistema Interprovinciale Piceno).

Ci domandiamo come è possibile che un’Amministrazione Medaglia d’oro per Attività Partigiana permetta l’esistenza, millantata come attività culturale, e addirittura pubblicizzi e sponsorizzi un sodalizio del genere, di chiara marca fascista, che raccoglie i reduci italiani franchisti della Guerra di Spagna e svolge la sua attività diffondendo e propagandando le ideologie di quel fascismo che tanto sangue è costato al nostro Paese e che ancora oggi cerca di minare la Libertà di ognuno di noi, mettendo ancora in pericolo le stesse nostre vite.

Sollecitiamo le Istituzioni e le Autorità competenti ad intervenire senza alcun indugio e con la dovuta fermezza per perseguire quanti, celandosi dietro improbabili paraventi culturali, propagandano ideologie fasciste, accolgono personaggi legati alla criminalità politica, per dare un forte e tangibile segno di solidarietà a tutti coloro che si sono battuti ed ancora oggi lo fanno, per salvaguardare dei patrimoni inestimabili come la nostra Libertà e la nostra Democrazia.

Ascoli Piceno, 23 dicembre 2014

COMITATO PROVINCIALE ANPI – Ascoli Piceno