Porgo il benvenuto dell’ANPI e dell’Istituto Provinciale per la Storia del Movimento di Liberazione alla Presidente della Camera Laura Boldrini e a tutti i presenti.Benvenuta Presidente, benvenuta ad Ascoli Piceno, unica città d’Italia che può fregiarsi di due Medaglie d’Oro al valor militare per attività Partigiana, una al Comune ed una alla Provincia.
Via XII Settembre, Via 3 Ottobre, Via Dino Angelini, Lungotronto EmidioBartolomei, Via Serafino Cellini, Via Adriano Cinelli, Via Francesco Ciotti, Via Emidio Clementi, Viale Marcello Federici, Via Narciso Galiè, Piazza Giovanni Giacomini, Via Carlo Grifi, Via Pietro Marucci, Via Giacinto Neri, Via Adriano Olivieri, Via Francesco Paliotti, Via Alessandro Panichi, Via Adriano Rigantè, Piazza Fausto Simonetti, sono tutti nomi di Partigiani del San Marco queste vie appartengono ad Ascoli, una delle prime città in Italia a ribellarsi all’oppressione nazifascista già il 12 settembre del 1943 ad appena 4 giorni dall’Armistizio che vedeva, il giorno seguente, la nascita di una delle prime formazioni partigiane d’Italia: la Brigata Patrioti Piceni Colle San Marco. Da oggi abbiamo anche “Largo delle Partigiane Picene”.
Era doveroso un riconoscimento a queste donne, troppo a lungo abbiamo lasciato che ad esse fosse attribuito un ruolo di comprimarie, anziché quello fondamentale che hanno in realtà svolto, in mille forme preziose, dalla partecipazione attiva alle Bande Partigiane, fino al grande e pericoloso lavoro delle staffette, fino all’assistenza prestata a prigionieri, feriti, fuggiaschi, sbandati, in tutti quei gravi momenti che contrassegnarono l’Italia dopo l’8 settembre del 1943.
Stiamo parlando di donne. Le donne sono sorelle, con le quali un fratello può confidarsi, certo di essere ascoltato e compreso, sono mogli e compagne, che capiscono il proprio uomo guardandolo semplicemente negli occhi, sono nonne, che riescono ad amare i propri nipoti più degli stessi figli, ma soprattutto sono mamme, che ci perdonano sempre, che ci amano più di ogni altra cosa al mondo, che ci crescono, ci baciano e ci trattano come bambini anche quando abbiamo 60 anni.
Le donne sono esseri umani che nascono con qualche cosa di speciale dentro, con qualche cosa che solo loro sono capaci di esternare e manifestare, qualche cosa che fa in modo che il loro cuore sia gonfio e palpitante, sempre, in ogni occasione: nascono con l’amore.
E’ questo loro amore che le ha spinte a nascondere, curare, sfamare e proteggere uomini che non erano loro figli ma dei quali immaginavano un’altra donna con ilcuore straziato dalla pena per la loro sorte e che, sicuramente, avrebbe fatto le stesse cose per il figlio altrui.
Grazie a loro tante altre donne hanno potuto rivedere e riabbracciare i propri figli o il proprio marito. Grazie a loro i nostri Partigiani hanno combattuto, si sono salvati ed hanno vinto!
Si dice spesso che grandi donne fanno grandi uomini. Mai definizione è stata più giusta e appropriata come nella storia della nostra Resistenza. Dedicare un sito della nostra città al loro ricordo, nel settantesimo della nostra liberazione, non rappresenta un semplice arricchimento delle manifestazioni che si sono svolte ad Ascoli in occasione di questa ricorrenza, ma è il giusto tributo di eterna riconoscenza che sentiamo di dovere a tutte le donne che hanno contribuito a spazzare via il nazifascismo dal nostro Paese .
Per noi dell’ANPI questo rappresenta un atto d’amore verso quelle donne che ci piace ricordare come fossero, appunto, tante mamme, le nostre mamme, le mamme della nostra Libertà, della nostra Democrazia e della nostra Costituzione.
Grazie mamme Partigiane.