Il comunicato stampa sui fatti del 25 aprile 2025 ad Ascoli Piceno

Aprile 27th, 2025 Leave a reply »

Quello celebrato quest’anno nel territorio Piceno è stato un “25 aprile” davvero partecipato e sentito, non solo nel capoluogo ma in molti piccoli centri della provincia, che hanno organizzato, anche nei giorni immediatamente precedenti la ricorrenza, convegni e incontri sull’insostituibile apporto della Resistenza per la liberazione del nostro Paese dall’oppressione nazifascista.

Ad Ascoli, già dalle celebrazioni in piazza Roma e in piazza Simonetti, alle autorità politiche, militari e religiose presenti hanno fatto cornice in gran numero i cittadini ascolani, rimarcando il sostegno, oggi come ottant’anni fa, alla democrazia e alla libertà. Ma è a Colle San Marco, presso il monumento e poi presso il sacrario, che si è registrata la maggior presenza di manifestanti, di tanti giovani, che hanno voluto esprimere la propria condivisione con gli ideali che spinsero tanti loro coetanei dí ottant’anni fa a fare la “scelta giusta”, imbracciando le armi per combattere contro i fascisti e i tedeschi.

La giornata di festa è stata disturbata più che dalla pioggia dall’attenzione che le forze dell’ordine, ma più di tutto dalla polizia locale amministrativa (attivissima in un giorno festivo), hanno riservato all’esposizione di un lenzuolo con la scritta “25 aprile, buono come il pane, bello come l’antifascismo”, apposto da Lorenza Roiati all’esterno della sua panetteria in piazza Arringo. Un’attenzione davvero eccessiva e preoccupante, frutto delle nuove politiche repressive legiferate dal nostro governo nei confronti di chi manifesta del tutto pacificamente il proprio pensiero.

L’Anpi provinciale di Ascoli Piceno esprime tutta la propria preoccupazione di fronte a questi episodi che sembrano avvenire in evidente disarmonia con la comprovata fedeltà ai valori costituzionali espressa in più occasioni dai vertici territoriali delle stesse forze dell’ordine e del governo. Anche lo striscione inneggiante “ai forni”, di chiara paternità neofascista, in demenziale risposta ai fatti di piazza Arringo, desta motivo di allarme in quanto gli autori di tali bravate, sebbene ben noti agli “addetti ai lavori”, non sono oggetto delle stesse “attenzioni” riservate a chi esprime un pensiero perfettamente in linea con i valori della nostra carta costituzionale.

ANPI PROVINCIALE ASCOLI PICENO 

Advertisement