A Offida la Resistenza nascosta

Marzo 6th, 2025 Leave a reply »

A Offida, un percorso dedicato allo sguardo del cinema e della televisione sulle donne nella Resistenza, da Roma città aperta (1945) all’Agnese va a morire (1976)

Domenica 9 marzo 2025 alle ore 18 presso la Sala Pertini di Offida (Via Roma, 13), in occasione della Giornata Internazionale della Donna, la sezione ANPI “Partigiani Gabrielli” di Offida, in collaborazione con l’amministrazione comunale, organizza un incontro dedicato al ruolo delle donne nella narrazione cinematografica della Resistenza italiana al nazifascismo.

La sequenza più celebre che il cinema ci ha lasciato della Resistenza ha per protagonista una donna: la corsa tragica di Anna Magnani che viene abbattuta da una raffica di mitra in Roma città aperta.

Eppure, nonostante questa immagine simbolica e indelebile consegnataci dal capolavoro di Roberto Rossellini, scorrendo la filmografia sulla Resistenza dei primi decenni dopo la Liberazione ci si rende conto che le figure femminili non sono quasi mai protagoniste principali nei film resistenziali, tanto da aver condotto a parlare cinematograficamente di una Resistenza nascosta delle donne.

Tuttavia, in questa constatata mancanza dell’adeguato riconoscimento del ruolo avuto dalle donne nella Resistenza (che il cinema condivide con molta storiografia dei primi decenni del dopoguerra), alcune opere emergono ugualmente, fino a consegnarci delle figure femminili e delle sequenze in cui si rivela il protagonismo e la presenza necessaria delle donne all’interno dell’esperienza resistenziale.

Scopo di questo breve incontro, quindi, sarà quello di evidenziare alcune di queste figure e di queste sequenze: dalla popolana Pina in Roma città aperta (1945), interpretata magistralmente da Anna Magnani, a Gina, la protagonista del film di Mario Camerini, Due lettere anonime (1945), interpretata da Clara Calamai; da alcune sequenze dei grandi film sulla Resistenza girati intorni agli anni Sessanta che evidenziano il ruolo attivo avuto dalle donne, come in Tutti a casa (1960) di Luigi Comencini o nelle Quattro giornate di Napoli (1962) di Nanni Loy, allo straordinario documentario televisivo di Liliana Cavani, La donna nella Resistenza (1965), documento memoriale fondamentale per tentare di comprendere l’impegno femminile in quello che è stato il periodo più tragico vissuto dalla nostra nazione nella sua storia; fino ad arrivare ai ritratti, entrambi degli anni Settanta, di due protagoniste femminili indomite, la Libera del film di Mauro Bolognini, Libera, amore mio! (1973), interpretata da Claudia Cardinale, e l’indimenticabile Agnese, interpretata da Ingrid Thulin, della celebre trasposizione cinematografica di Giuliano Montaldo del libro di Renata Viganò, L’Agnese va a morire (1976).

L’Agnese va a morire di Giuliano Montaldo è non a caso il termine di questo incontro, che vuole raccontare lo sguardo avuto dal cinema e dalla televisione su quella Resistenza nascosta delle donne nei primi decenni dopo la Liberazione, almeno fino alle prime importanti ricerche storiografiche sulla loro partecipazione attiva e decisiva all’esperienza che è tuttora a fondamento della nostra democrazia, con la pubblicazione di opere storiografiche basilari su questo tema come La Resistenza taciuta, libro a cura di Anna Maria Bruzzone e Rachele Farina edito nel 1976, lo stesso anno dell’uscita del film di Montaldo.

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