A Colle San Marco, in una giornata uggiosa come quella del 3 ottobre 1943

5 Ottobre 2024 Lascia un commento »

Malgrado il tempo inclemente, con pioggia e nebbia diffuse, la Celebrazione per l’81’ anniversario degli scontri avvenuti sul Colle San Marco il 3 ottobre 1943, si è svolta come di consueto alla presenza delle autorità del territorio, delle rappresentanze delle FF.AA. e delle Associazioni combattentistiche. Quest’anno, ad ascoltare gli interventi degli oratori, erano presenti oltre quattrocento studenti delle scuole di ogni ordine e grado, provenienti dalla primaria S. Domenico, dalle medie D’Azeglio e Luciani, dalla media di Maltignano, dal liceo artistico Licini, dal liceo aereonavale Locatelli di Grottammare, dall’istituto tecnico Guastaferro di S.Benedetto del Tronto. Anche i ragazzi hanno preso la parola, per ricordare i tragici avvenimenti avvenuti durante la Resistenza e ricordare il sacrificio dei 37 Partigiani e civili inermi trucidati barbaramente dalle truppe tedesche, guidate sul posto dai fascisti ascolani, mascherati con le divise degli occupanti nazisti (così come farà Mussolini nel vano tentativo di sottrarsi alla giustizia partigiana il 27 aprile del ‘45).

A nome dell’Anpi ha preso la parola la vicepresidente provinciale vicaria Rita Forlini. Riportiamo le sue parole:

“”Buongiorno a tutti i presenti,

purtroppo il Presidente Pietro Perini di cui mi faccio portavoce non può ancora essere con noi e ci auguriamo di cuore che possa al più presto riprendere il suo ruolo. 

Il saluto dell’ANPI va a tutti voi, alle autorità civili, militari e religiose, soprattutto, e nessuno me ne vorrà, il nostro saluto va ai tanti giovani presenti oggi, in questo luogo sacro, sacro per la nostra Memoria. 

Qui 81 anni fa, si consumò una delle prime e tante stragi che insanguinarono il nostro Paese e che furono il prezzo pagato per liberare un popolo intero dalla ventennale dittatura fascista violenta e sanguinaria e dall’oppressore straniero e per aprire il varco alla democrazia.

I testimoni stanno scomparendo per l’ inevitabile scorrere del tempo,  i luoghi dove avvennero i fatti sono perciò i nostri testimoni della Storia e vanno frequentati per attingere in essi le fonti della conoscenza e il nutrimento delle coscienze.

La presenza di così tante studentesse e  studenti ci investe in questa giornata,  di una responsabilità ancora più grande perché oltre ad onorare il ricordo dei giovani di allora che qui si sacrificarono con la loro stessa vita, passiamo le consegne ai giovani di oggi che devono costruire il loro e il nostro futuro. 

È con tutta la nostra onestà intellettuale e senza retorica celebrativa che ad essi diamo spazio reale e simbolico perché siano i protagonisti di questo luogo e di questa cerimonia.

Il nostro auspicio, in quanto affidatari della memoria storica è  che i nostri giovani possano  alimentare e fortificare le loro coscienze e la loro libertà di pensiero per non cedere agli inganni e alle suggestioni di finte verità e di illusorie prospettive che li rendono vulnerabili e in balia delle innumerevoli insidie della nostra contemporaneità nelle quali è facile perdere di vista, il rispetto per se stessi e per gli altri, l’importanza della solidarietà, dell’accoglienza, dell’accettazione della diversità, della PACE, insomma del valore incommensurabile della vita e della dignità della persona umana scolpito a chiare lettere nella nostra Costituzione Repubblicana sgorgata dalla Resistenza antifascista.

Ringraziamo per la sensibilità e l’impegno docenti e Dirigenti Scolastici che hanno aderito all’invito della nostra Associazione.

La parola adesso agli studenti.””

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