La battaglia di Bosco Martese

10 Ottobre 2022 Lascia un commento »

Il 17 settembre 1943 un contingente di soldati italiani già di stanza a Teramo, guidati dal capitano di artiglieria Giovanni Lorenzini, decide di non consegnarsi ai tedeschi e si trasferisce in località Ceppo (Rocca Santa Maria), a 30 chilometri dal capoluogo. Qui trova alcuni antifascisti teramani, tra i quali i fratelli Rodomonti e Armando Ammazzalorso, saliti già il 12. 6C8750FB-726B-4DD0-89E0-521E4B019150

Nei giorni successivi si aggiungono altri soldati sbandati, ex-prigionieri di guerra inglesi e slavi (dal campo di Tossicia), gruppi di civili organizzati dal comitato insurrezionale guidato da Mario Capuani. Il comando viene affidato al capitano dei carabinieri Ettore Bianco, già protagonista di un episodio di resistenza antitedesca il 12. Il gruppo viene diviso in tre compagnie: quella del partito d’Azione, quella “Estera” e quella dei comunisti, comandate rispettivamente dall’avvocato Felice Mariano Franchi, dal tenente colonnello Dushan Matiyasevic e dal tenente di artiglieria Francesco Di Marco. C4569A84-EAA1-42A2-9283-24A8F9D07C6C

Il 25 settembre un contingente di tedeschi si dirige verso il luogo dove sono situati i partigiani. La battaglia inizia alle 12.30 e dura circa tre ore; i tedeschi sono costretti al ritiro. Si contano almeno 50 soldati uccisi, cinque camion e due autovetture distrutti. Il maggiore Hartmann viene fatto prigioniero e poi passato per le armi. Dopo il combattimento, gli insorti si disperdono in piccole bande per continuare la lotta. Nel pomeriggio del 26 settembre i tedeschi cannoneggiano a lungo il Bosco, ormai già deserto. 6FD48A76-2E50-496A-908E-4E860F5BE7A1

La vittoria avrà il suo inevitabile tributo di morte. Perché i nazisti non ci stanno a vedersi sconfitti da un manipolo di rivoltosi scapestrati e organizzano la rappresaglia. Uccidono subito i cinque ostaggi catturati nella battaglia, nelle ore seguenti ammazzano tre carabinieri e un soldato. Tra le vittime di quei giorni di vendetta, anche Mario Capuani, il medico di Torricella che aveva radunato in casa sua gli antifascisti teramani. Avrà la medaglia d’oro al valor militare. Ma solo grazie al presidente Sandro Pertini.

IL PROSSIMO 15 OTTOBRE UNA DELEGAZIONE DELL’ANPI PROVINCIALE DI ASCOLI PICENO PARTECIPERÀ ALLA CERIMONIA COMMEMORATIVA.
SE VUOI AGGREGARTI, MANDA UNA EMAIL ALL’INDIRIZZO anpiascoli@gmail.com OPPURE UN WHATSAPP AL N. 3282077944

Pubblicità