Oggi 15 giugno 2017, a Favalanciata di Acquasanta Terme con la presenza del Gonfalone comunale di Arquata del Tronto scortato dal Sindaco Aleandro Petrucci e dal suo vice Michele Franchi, del Gonfalone di Acquasanta Terme scortato dall’Assessore Alessandro Cortellesi, abbiamo ricordato il sacrificio di Giuseppe Donghi e Fedele Di Cola.
LA STORIA
Il 15 giugno 1944 lungo la Salaria si era rovesciato un camioncino con diversa merce. Alcune persone erano scese sul greto del fiume per vedere cosa si poteva recuperare… in tempo di estrema indigenza…. Giuseppe Donghi invece era intento al suo lavoro di guardia canale con tutto l’armamentario di stivaloni in gomma. Passò un sidecar con due tedeschi e, forse pensando si trattasse di partigiani – ma in effetti non lo erano – fermò con le armi spianate quattro di quelle persone tra cui il Donghi e il Di Cola. Dopo aver percorso sulla Salaria diverse centinaia di metri, senza motivo, scaricarono su di loro raffiche di mitra. Due degli sfortunati si salvarono buttandosi a capofitto verso il fiume, Donghi – che era alto e grosso – fu colpito al petto e morì immediatamente. Di Cola invece ferito gravemente, forse alle gambe e all’addome fu sentito gridare di dolore per diverso tempo. Ma nessuno ebbe il coraggio di avvicinarsi, finché non morì anche lui. Questa era la logica o meglio la illogica dei nazisti ormai in ritirata scomposta verso la Germania: uccidere anche senza alcun motivo.