Il 18 giugno 2009 nel 65° della Liberazione di Ascoli ricorrenza ufficialmente dimenticata esconosciuta a molti, presentammo un volumetto ed un video sulle donne Resistenti. Da alloracome Istituto storico ed ANPI abbiamo celebrato il 18 giugno con sempre maggiore risonanza.
Oggi, per Egidia e Teresa che sono qui, per Cristina e Mercedes, che non hanno potuto, e per tutte coloro che non sono più tra noi, celebriamo una grande conquista: la nostra città si arricchisce di un segno indelebile a ricordo del valoroso sacrificio delle tante che hanno lottato per strappare la Libertà all’oppressore fascista e nazista.
Il prossimo 25 aprile, nel Settantesimo della Liberazione del nostro Paese concluderemo il nostro progetto LA CITTA’ RACCONTA LA STORIA con l’itinerario ascolano della memoria: un tracciato tra siti, palazzi, strade, cippi , lapidi, memorie e testimonianze che raccontano i momenti principali della storia ascolana dal 1919 al 1945.
Tragitto da percorrere con gli studenti così come già accade sul sentiero della memoria di Colle San Marco, per mantenere forte il filo della STORIA che unisce il passato con il presente e si proietta nel futuro secondo una funzione dinamica di memoria individuale e collettiva daalimentare con i valori della convivenza democratica sanciti dalla Costituzione Repubblicana nata dalla lotta di Liberazione.
Da oggi quell’itinerario colma un vuoto con Largo delle Partigiane Picene!
Il lavoro meticoloso e diligente delle storiche ha documentato quale sia stato realmente il peso dell’azione svolta dalle donne Resistenti, così la STORIA DI DONNE DI IERI ci racconta di incredibili azioni coraggiose, fondamentali per il raggiungimento dei grandi obiettivi di libertà : conEgidia e Teresa onoriamo tutte le partigiane che pur diverse per formazione, provenienza , per azioni effettuate e per le scelte di vita successive sono accomunate dalla generosità, dalla tenacia eda quell’ incredibile energia che ancora oggi trasmettono a tutti noi
Vorrei potervi raccontare di tutte loro e di tutte le loro straordinarie imprese.
Ne ricorderò solo alcune:
EGIDIA COCCIA a 19 anni abbraccia la lotta armata per la libertà, di notte inizia a trasportare con i somari le armi per rifornire i partigiani fuggitivi tra il monte Ascensione e l’area diCastignano. Detta LA POSTINA perché recapita documenti, ma per la sua abilità nel decodificare l’alfabeto Morse il suo ruolo diventa insostituibile .
Lo spirito combattivo la contraddistingue ancora oggi, Presidente ad honorem della sezione ascolana ANPI, nonostante gli acciacchi è sempre disponibile a raccontare la sua Resistenza, la sua vita intensa, pronta ad incoraggiare i giovani e a dividere con loro un messaggio di fiducia nel futuro.
TERESA DI GIAMBATTISTA partigiana con le sorelle Cristina e Giacomina, tre ragazze semplici e forti nate in una famiglia acquasantana dai sentimenti grandi e dai valori assoluti. Staffette impavide nei sentieri bui della montagna, in azione mentre padre e fratello riorganizzavano quella banda partigiana che liberò Acquasanta Terme. Esempi di temerarietà,modestia e grande cuore nel quotidiano agire indispensabile al successo finale.
ANTONINA ALBANESI Partigiana combattente dal 27 dicembre 1943 al 20 giugno 1944 agisce tra Pozza, Umito, Montefortino, e il Maceratese, appartiene ad un’ importane divisione: per la risolutezza, le doti umane e le sue qualità operative è tra le poche partigiane d’Italia a ricoprire ilruolo di Vice Comandante come Sotto Tenente di Brigata , partecipa ad operazioni di pattugliamento, di sorveglianza e di soppressione dei crudeli nemici.
DORA TOMBINI opera ad Ascoli, antifascista prima poi partigiana valorosa. Subisce violenti interrogatori da parte del Regime, maltrattamenti orribili fino a perdere un occhio. La sua è un’esperienza di consapevole adesione all’antifascismo e alla Resistenza.
La forte personalità intellettuale e lo spessore umano, la coscienza delle sue idee e delle sue scelte la contraddistinguono anche dopo la guerra, Dora ha continuato ad essere protagonista della vita culturale e politica della comunità ascolana sino alla fine dei suoi giorni nel 2006.
ELEDA PERINI Assistente sanitaria e svolge il suo lavoro in Ascoli presso un Istituto riconosciuto dalla CRI, come assistente del medico provinciale approfittando della copertura ufficiale compie incredibili azioni clandestine di supporto ai partigiani. Anche lei è di famigliaantifascista: il padre Pietro Perini è uno dei perseguitati politici su cui i fascisti hanno esercitato più accanitamente i loro soprusi, è la sorella del comandante Spartaco e del partigiano Lucio.
FILOMENA BELLINI PETRELLI la sua formazione è connotata da una adesione totale al Fascismo. Iscritta al Partito Fascista dal 1926 al 1942. Dopo l’8 settembre scopre con enormedelusione le bugie del regime e impegna tutte le sue energie per aiutare il marito passato dal 12 settembre nelle fila dei partigiani sul colle San Marco. Per circa un anno, fino alla Liberazione corre ogni sorta di rischio per sostenere, proteggere, nascondere, accudire il marito e i suoi compagni.
E tante altre: Mercedes , Concetta, Argenta, Carolina, Elsa, Lucia, Emma, Quintina, questa giornata è per tutte loro, per non lasciare i loro nomi e le loro esistenze perdersi nel buio dell’oblio.
Dalla Storia di ardimentose donne di ieri guardiamo alle tante storie delle donne di oggi che continuano ad essere Resistenti ogni giorno per affermare uguaglianza di diritti ed opportunità. Pur avendo raggiunto importanti traguardi professionali e personali, le donne non si sono affrancate dall’impari onere della cura della casa, dei figli e degli anziani: si sono moltiplicati gli impegni ma non i servizi di supporto per facilitare la conciliazione dei carichi di lavoro e di famiglia.
Poi la tremenda crisi economica e occupazionale ha ferito profondamente la vita delle ascolane, lafuga delle grandi imprese dopo agevolazioni e benefici ha lasciato povertà e desolazione alle quali le donne reagiscono con inventiva ma anche sostituendosi alle assistenti familiari immigrate che per anni sono state un importante sostegno.
Resistenti sono le nonne babysitter full time.
Resistenti sono le tante precarie della scuola che improvvisamente hanno dovuto reinventarsi una professione dopo anni di incarichi a tempo determinato ora non più disponibili.
Resistenti sono quelle che si battono perché si azzerino i rischi della bomba ecologica all’amianto che potrebbe esplodere nel cuore della nostra città mettendo a repentaglio l’incolumità nostra e dei nostri figli.
Resistenti sono le donne che subiscono le violenze degli uomini sul lavoro, e troppo spesso in famiglia.
Una società civile non si accontenta di quote rosa, non colloca bandierine di genere su ruoli eposizioni ma deve aspirare ad una sana convivenza che, basandosi sul rispetto della dignità della persona umana possa rendere davvero uguali donne e uomini come hanno fortemente auspicato i padri e le madri costituenti quando hanno scritto il patto supremo che regola la nostra vita dicittadine e cittadini di questa Repubblica.
Resistenti sempre: oggi come ieri!
Per concludere voglio ringraziare i partigiani ascolani, tutti coloro che hanno creduto in questo progetto sin dall’inizio e, in modo speciale, la nostra Presidente Laura Boldrini: grande Resistente di oggi!
Ascoli Piceno, 27 giugno 2014 RITA FORLINI