Il carpino e mio zio

13 Dicembre 2013 Lascia un commento »

mi chiamo Pasquale Rozzi, zio Mimì (Emidio Rozzi) è stato uno dei ragazzi del Colle S.Marco. Ho scritto due righe per lui e per tutti i partigiani che hanno combattuto per la loro e la nostra libertà e ho sentito di mandarvela. Grazie.
un saluto.

Il carpino e mio zio

Ha radici profonde un albero
come ha radici profonde la dignità dell’uomo
era un ragazzo mio zio
quando i nazisti gli spararono
perché stremato
dopo tre giorni di cammino
senza acqua né cibo
nel freddo autunno piovoso
costretto a marciare carico di casse di munizioni
sfinito
si appoggiò per un istante ad un carpino
i colpi lo trafissero
e scivolò giù accarezzando il tronco
sedendosi
riposandosi finalmente
morì con dignità
a testa alta
e la sua anima siede sotto l’albero
le cui radici arrivano fin là
dove sgorga la libertà
mentre corpi tedeschi
credevano
e obbedivano alla morte.
(Pasquale Rozzi)

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