L’ANPI dice no alle provocazioni neofasciste. Questa in sintesi la presa di posizione dell’Anpi di fronte alle ennesime provocazioni “nere”.
“L’ANPI – ha dichiarato il presidente dell’Anpi milanese, Roberto Cenati – esprime la propria indignazione e la propria ferma condanna del grave gesto compiuto nella notte tra venerdì e sabato 5 gennaio ai danni della lapide posta in via Guerzoni, dedicata ai partigiani caduti nella lotta di Liberazione contro il nazifascismo e ai caduti nella difesa della Repubblica spagnola contro il franchismo”.
“Nel pomeriggio di sabato 5 gennaio – ricorda Cenati – è stata danneggiata anche la lapide dedicata ai fratelli Giulio e Mario Casiraghi, situata a Sesto San Giovanni, in via Marconi. Non c’è pace per il monumento sestese, già oggetto di un analogo episodio il 9 ottobre 2012. Queste ennesime provocazioni neofasciste, precedute il 2 dicembre 2012 dall’aggressione di un militante di un centro sociale milanese da parte di un gruppo di naziskin, si inseriscono nel rifiorire a Milano e in Provincia di movimenti neofascisti e neonazisti, con l’apertura di nuove sedi e punti di riferimento”.
“L’ANPI Provinciale di Milano nell’esprimere la propria preoccupazione per il rinnovato manifestarsi di questi movimenti che si pongono in aperto contrasto con i principi e i valori sanciti dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, sottolinea l’urgenza di un impegno comune delle istituzioni, delle forze preposte alla difesa dell’ordine pubblico, dei partiti, dell’associazionismo democratico, dei cittadini, affinchè queste inaccettabili provocazioni neofasciste abbiano finalmente a cessare e diventino improponibili a Milano e a Sesto San Giovanni, Città Medaglia d’Oro della Resistenza”.