L’intervento di Pietro Perini alle Celebrazioni del 3 ottobre a Colle San Marco

3 Ottobre 2018 Lascia un commento »

Buongiorno. A tutti voi il saluto dell’Anpi Provinciale che dà il benvenuto a tutte le autorità civili, militari, religiose e a tutte le associazioni combattentistiche presenti. Un saluto particolare va alla Sezione ANPI Aurelio Cavalleggeri di Roma che anche quest’anno ha voluto essere presente in questa occasione. Ma il saluto più sentito, non me ne vogliano gli altri, va soprattutto a voi ragazze e ragazzi e ai vostri insegnanti. Oggi questa giornata è dedicata a voi. Oggi parliamo di Memoria. Soprattutto della mancanza di Memoria. La Memoria è un dono che madre natura ha fornito a tutti gli esseri viventi. E’ veramente strano constatare come gli animali ne facciano uso continuamente come arma di sopravvivenza e come gli esseri umani tendano a perderla continuamente. La memoria è come un grande magazzino nel quale ognuno di noi conserva le proprie esperienze passate ed al quale dovremmo attingere per riuscire ad affrontare situazioni di vita presenti e future per evitare di compiere errori già fatti e ripetere al contrario, azioni positive.
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Si dimostra di aver attinto alla memoria quando, per esempio, si dedica una Caserma a Colle San Marco e a tutte le giovani vite sacrificate dai nostri Partigiani per la nostra Libertà o quando, come è accaduto proprio ieri, si intitola un luogo della nostra città ad un uomo come William Scalabroni. Per questo mi corre l’obbligo di ringraziare il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e il Sindaco della nostra città. Grazie. Non usiamo la memoria quando ci dimentichiamo di essere stati un popolo di migranti e che oltre ai milioni di bravi lavoratori abbiamo esportato anche dei nostri prodotti tipici come mafia e camorra. Dimentichi di ciò oggi lasciamo che il mare inghiotta tanti poveri disgraziati che fuggono dalla fame e dalla guerra mettendo agli arresti chi osa aiutarli. Non usiamo la memoria quando permettiamo che si espongano svastiche e croci celtiche e che ci si saluti ancora con il braccio teso, dimenticando che chi usava quei vessilli e si salutava in quel modo non erano altro che i carnefici dei ragazzi che oggi commemoriamo, artefici della nostra Democrazia e della nostra Libertà. Non usiamo la memoria quando dimentichiamo che i nostri Partigiani non badarono alle loro ideologie politiche ma si unirono tutti insieme per combattere il nemico comune. Pare proprio sia giunto il momento di fare come loro. Dobbiamo fare in modo che, tutte le forze antifasciste, si riuniscano di nuovo sotto le bandiere della nostra Democrazia e della nostra Costituzione. Oggi il nemico comune si ripresenta. Ma noi ci siamo dimenticati anche del suo vero nome: oggi lo chiamiamo “populismo” ma il suo vero nome è “fascismo”!!! Cari ragazzi non dimenticatevi mai di questi due parole: fascismo e nazismo. Dovrete temerle. Sempre. Ogni giorno della vostra vita. Perché quei beni preziosi che si chiamano Democrazia e Libertà e dei quali oggi potete godere potrebbero dissolversi in un attimo, proprio come è già accaduto in passato. Non fate l’errore di convincervi che la vostra Libertà e la vostra Democrazia siano dei beni ormai acquisiti per sempre: nazismo e fascismo sono sempre lì, pronti a portarveli via. Continuate a studiare, abbiate sempre tanta fame di sapere, in questo modo combatterete l’ignoranza che rappresenta il terreno più fertile da seminare per chi è intenzionato a privarvi della vostra Libertà, in questo modo potrete capire chi racconta bugie e chi racconta verità. Hitler usava dire che più la bugia è grande più il popolo ci crede e lui aveva a che fare con un popolo di analfabeti e voleva restassero sempre tali, arrivando persino ad ordinare di fare cataste di libri da bruciare.
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Salvaguardare Democrazia e Libertà non è un compito facile ma tutti coloro che 75 anni fa hanno combattuto per ottenerli, hanno pensato anche a fornirci un’arma potente e invincibile: la nostra Costituzione. C’è da fare solo una cosa che non è stata mai fatta: attuarla integralmente. Secondo la Costituzione voi siete il Popolo quindi voi siete i Sovrani. Il segreto sta nel rispettare e far rispettare le sue leggi. Dipenderà solo da voi. Su questo Colle, 75 anni fa, molti vostri coetanei decisero che valeva la pena sacrificare la propria vita pur di assicurare alle future generazioni un’Italia Libera e Democratica. Voi siete una di quelle generazioni, non deludeteli mai, continuate sempre ad alimentare i doni preziosi che vi hanno lasciato.

Quando vi troverete a parlare con dei vostri coetanei che inneggiano a fascismo e nazismo, ditegli che voi siete stati a San Marco, avete letto i nomi di 37 giovani che decisero di morire per permettervi di andare a scuola, di andare a ballare, di poter esporre le vostre idee, di tifare l’Inter piuttosto che la juventus, di amare la ragazza o il ragazzo che più vi sta a cuore, di avere dei figli, di lavorare: con fascismo e nazismo tutto questo non era possibile. Tutto questo ha un nome: si chiama Libertà
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