A Pietralta di Valle Castellana con la Sezione ANPI di Montorio al Vomano

1 Luglio 2024 Lascia un commento »

All’indomani della battaglia di Bosco Martese, avvenuta il 25 settembre 1943, i partigiani della provincia di Teramo si disgregarono senza chiari accordi o disposizioni. La località di Pietralta di Valle Castellana, poco distante dal Bosco dove avvenne il celebre combattimento, già dall’autunno 1943 si trovava sotto il controllo dei partigiani di Ettore Bianco, ex capitano dei Carabinieri, attivamente ricercato dai tedeschi in seguito ai fatti di settembre. Dopo il rigido inverno nella primavera del 1944, le formazioni partigiane della provincia di Teramo si riorganizzarono. Nacquero le bande: ‘Mirko’, ‘Ammazzalorso’, ‘Rodomonte’, ‘Lorenzini’ e il nucleo ‘Cavatassi’. La formazione ‘Lorenzini’ era attiva a Valle Castellana fino alla provincia di Ascoli Piceno. Il 15 aprile 1944 giunse a Pietralta la formazione ‘Mirko’ con l’obiettivo di trovare le armi necessarie per combattere i nazifascisti e formare una banda partigiana internazionale. Un giovane fascista locale, ingannando il comandante montenegrino Mirko Jovanovic e le sue sentinelle, portò in paese diversi soldati tedeschi di stanza ad Acquasanta Terme (Ascoli Piceno). Il 17/04/1944 persero la vita 8 partigiani slavi e 2 montoriesi, appena ventenni, Donato Di Giammarco e Giuseppe Valentini. Nei giorni a seguire il Comando militare della Resistenza, venendo a sapere dell’eccidio di Pietralta, decise di ripulire la montagna dalle spie fasciste. Nel frattempo, le truppe tedesche rastrellavano la zona e cercavano di impedire le numerose azioni di sabotaggio compiute dai partigiani. Il giorno 27 aprile 1944 avvenne un’azione di rastrellamento. Il diciannovenne Amici Mariano, residente a Valle Castellana, ritenuto partigiano, fu ucciso dai soldati tedeschi, nella pubblica piazza di Pietralta. La fucilazione doveva servire da monito per la popolazione, affinché non venisse fornito alcun aiuto ai ribelli”. (da www.straginazifasciste.it).

Quest’anno la cerimonia di commemorazione dei Caduti, ad ottant’anni da quei tragici giorni del 1944, si è svolta di fronte ad una folta partecipazione popolare. La sezione ANPI di Montorio al Vomano, con la Presidente Gabriella Partenza, ha ricordato le vicende che portarono alla fucilazione degli otto Partigiani slavi e dei tre Partigiani italiani. Alla celebrazione ha preso parte una delegazione dell’ANPI provinciale di Ascoli Piceno. Intento comune quello di rinsaldare il legame che accomuna i territori del Piceno e del Teramano nella lotta antifascista dai primi scontri contro i nazifascisti del settembre 1943.

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